Approfondimento dell’avv. Andrea Brenna, penalista presso lo studio Perlino di Milano
đź“ť Secondo la sentenza Cass. pen. 5672/2024, la risposta Ă© affermativa.
Il reato di detenzione per la vendita di alimenti in cattivo stato di conservazione é previsto dalla L. 30 aprile 1962, n. 283, legge che, a distanza di più di sessant’anni, é ancora oggi centrale in materia di disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari.
🍏 Nello specifico, l’articolo 5 lettera B) vieta, tra le altre condotte, la vendita e la detenzione per la vendita di cibi o bevande “in cattivo stato di conservazione”.
La disposizione tutela l’interesse del consumatore a che porti sulla tavola prodotti sani e ben conservati.
🪰 A nulla vale l’eccezione del difensore, secondo cui la sostanza alimentare non presenti segni di evidente deperimento (quali parassiti, sporcizia, alterazione di colore).
Pertanto basta solamente la mal conservazione dei prodotti per fare scattare il reato.
⏩ Non solo. La Cassazione si spinge oltre, affermando che nei casi di evidente inosservanza delle cautele igieniche, il reato contestato
può essere accertato dal giudice di merito senza necessità del prelievo di campioni e di specifiche analisi di laboratorio, basandosi sulla documentazione fornita dai NAS.